Questa soluzione ci permette di aprire con QGis i dati cartografici pubblicati su una mappa web, pubblicata ad esempio con LeafletJS. Sto usando un sistema operativo Windows 10 e mediante il software PuTTY, creo un tunnel ssh alla porta 5432 di un server con PostGIS. La modifica dei dati quindi è possibile farla con il potente software QGis, che legge nativamente la connessione con un database Postgres; in questo i modo i dati, estratti direttamente dal database in formato GeoJson, vengono visualizzati subito sulla mappa web.
Tag: GeoSpatial
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Perchè?
Ciao, da qualche mese ho dovuto mettere da parte la consulenza sui GIS a spot e, per far fronte a questa necessità, ormai diffusa, ho avviato un gruppo di WhatsApp e uno di Telegram in cui potrai trovare altre persone disposte a darti una mano e con cui scambiare idee; ti invito ad iscriverti subito!
Aggiungi il mio numero di telefono:
- 348 7448152
oppure usa questi link:
- Telegram: https://t.me/PJHooker
Molti considerano Google+ un social network che non ha mai preso forma, ma questo solo se si guardano i numeri. Certo che se volete vedere un post o un video con 10k visualizzazioni è difficile, se si parla di Geographic Information System…
Ho iniziato l’anno scorso con una cerchia privata di professionisti ma, diverse altre persone erano interessate a vedere i contenuti. Così, ho così iniziato a pubblicare le slide e gli esercizi delle lezioni e l’interesse è cresciuto sempre di più.
Google+ è divertente, in termini tecnici, perché offre sempre strumenti nuovi, non solo social ma anche per lavorare, come Drive. In particolar modo, il collegamento diretto di questa pagina al canale di YouTube da uno slancio in più a questo social network rispetto ad altri.
Circa 250 contenuti tra video, slide ed esercizi e ogni settimana c’è sempre qualcosa di nuovo.
Se avete domande specifiche, scrivetemi pure una email a lima.cityplanner@gmail.com
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FOSS4G-IT 2017: Mercoledì 8 febbraio si terranno 15 workshop, su 7 aule in parallelo, 14 presso il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) ed 1, che impegna tutta la giornata, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (DICCA).
- Programma completo
- WORKSHOP: Dal Geoportale alla mappa web mediante LeafletJS
- Aula 4 Architettura dalle 09:00 alle 13:00
LeafletJS, la libreria Javascript per pubblicare mappe sul web, ha raggiunto un livello di sviluppo tale da adattarsi ad ogni esigenza. Trovare i dati, gestirli con QGis, imagazzinarli in un DB Postgres e da questo estrarre i file geoJson con query dinamiche tramite il PHP, significa ottimizzare il processo per la visualizzazione dei dati.
Nel workshop il docente farà una scaletta scelta opportunamente dal suo canale di Youtube
- Docenti: Piergiorgio Roveda
- Richieste: PC personale e VM Osgeo live
Abbiamo il piacere di comunicare che il prossimo convegno italiano su Software e Dati Geografici Free e Open Source “FOSS4G-IT 2017” si terrà a Genova da mercoledì 8 a sabato 11 febbraio 2017. Per il primo anno tale convegno raccoglie insieme il “XVIII Meeting degli utenti italiani di GRASS e GFOSS”, il “X GFOSS DAY” e “OSMit2017”.
Tutto nasce dall’esperienza dei primi anni da #gissaro quando intuivo che Autocad, per ciò che dovevo fare, aveva dei grossi limiti. La conversione di aerofotogrammetrici dal CAD al GIS, però, era una continua perdita di informazioni, sia perchè i disegni erano fatti male, sia perché il GIS non leggeva proprio tutte le geometrie. Così ho imparato a preparare i file CAD, per “non perdere informazioni”… ecco tutto ciò che bisogna considerare.
Video 1: preliminari
La prima operazione che bisogna fare, se si vuole usare un software GIS free è trasformare il file DWG in DXF, perché le librerie del DXF sono free al contrario di quelle dei DWG. Si procede poi con una pulitura ed un’analisi delle varie tipologie contenuto nel disegno. Oltre agli archi, linee e cerchi, letti dai più comuni GIS, troviamo i testi, le spiline, gli odiosi hatch (o retini o campiture) ed infine i blocchi, che di per se possono contenere ognuno dei precedenti.
Video 2: separare line, archi e cerchi
Linee, polilinee, archi, cerchi e punti, sono letti dai software GIS, tranquillamente, quindi l’operazione da fare e selezionarli, con la “selezione rapida” o “quick select” tagliarli ed incollarli su un nuovo foglio con l’opzione “incolla sulle coordinate originali”.
Video 3: separare i testi
I testi, quando si passa dal CAD al GIS, vanno trattati con cura, perché spesso sono semplici testi, altre volte sono “dinamici” e portano dietro alcune informazioni che possono essere perse. Sempre col comando “selezione rapida” portiamo tutti i testi in un nuovo file.
Video 4: trasformare le spline
Le spline sono una gemetria, che solo i CAD gestiscono e quindi oltre a separarli in un nuovo file dobbiamo convertirli in polilinee. La procedura di conversione “una alla volta” è già presente in Autocad, ma per convertirle tutte insieme abbiamo bisogno di uno script Lisp da caricare. Si chiama spline-2-pline.lisp che ho condiviso nella cartella e per richiamarlo bisogna scrivere nella console s2p e successivamente indicare ogni quanto (unità) creare un vertice.
Video 5: trasformare gli hatch
I famosi hatch o retini o campiture: se fatti bene sono accompagnati da una polilinea, se per qualche motivo dava fastidio, questa non c’è. Infatti gli hatch derivano per forza da una polilinea chiusa, ma ne ho viste di tutti i colori. Per convertire un hatch nel suo boundary, esiste il comando apposito, ma anche qui viene fatto una alla volta. Uno script che esegue questa operazione su tutti gli hatch si chiama Hatchb.lsp che ho opportunamente condiviso nella cartella.
Video 6: separare i blocchi
Finita la prima parte del tutorial, fatto di 6 video per la parte CAD, consiglierei di eseguire questa procedura all’inizio, per evitare di dover ripercorrere tutti i precedenti passaggi. Infatti nei blocchi possono essere contenute le precedenti geometrie e quindi se trovo una spiline, dopo l’esplosione dei blocchi, devo, ad esempio rieseguire il video 4. Questa ipotesi non l’ho riscontrata in questo tutorial e quindi si procede con l’esplosione e il taglia/incolla su un nuovo file. I blocchi contengono disegni particolari, che possono essere simboli di scarpate, incroci di strade, alberi … e quindi consiglio di mantenere separato il contenuto dell’esplosione, per trattarlo in modo più ordinato. Vedremo in GIS come trasformare i cerchi degli alberi in punti semplici.
Elaborare i file prodotti con Qgis (coming soon)
Pokémon Go è una location-based gaming app nella quale gli utenti si fanno strada nel mondo reale utilizzando una mappa 3D per cercare e catturare le creature immaginarie chiamate Pokémon. Il mondo Pokémon contiene luoghi geo-tagged, conosciuti come PokéStops (generalmente localizzati in luoghi pubblici) dove i giocatori possono sfidarsi usando i loro cellulari. Quando i giocatori si imbattono nei Pokémon, queste creature si sovrappongono allo sfondo reale, utilizzando la realtà aumentata con la fotocamera dello smartphone.Da una prospettiva tecnologica, Pokémon Go è particolarmente impressionante perchè unisce realtà aumentata, dispositivi mobili e gaming, insieme al sistema globale di navigazione satellitare (GNSS). Da una prospettiva geospaziale però, è molto di più.OpenStreetMap e Google Maps sono cartografie comuni, non professionali. Ci sono mappe che riportano informazioni più “consolidate” e soprattutto di maggior qualità. A questo si possono aggiungere mediante il geotagging, la documentazione di corredo per arricchire il dato. Infatti, per geotagging e geofancing si intende tecnicamente aggiungere i meta alle coordinate di un punto o alle forme geometriche linee e poligoni. In sostanza, l’aggiunta della foto ad una coppia di coordinate (latitudine e longitudine) significa proprio questo. Questo permette di proiettare sui nostri dispositivi il mondo reale, aggiungendo la possibilità di vedere solo quello che serve.
Come gli spatial planners, gli sviluppatori dietro Pokémon Go stanno creando nuovi spazi e luoghi. Invece di farlo attraverso policy, zoning e linee guida di design urbano, stanno re-immaginando gli spazi attraverso strati di informazione spaziale, che è poi utilizzata dai cacciatori di Pokémon.
Ciò che Pokémon Go dimostra è che il geospatial world si sta muovendo verso una nuova emozionante direzione e sta iniziando a convergere con una serie di altre tecnologie, dati e user. Grazie a giochi come questo, gli user iniziano ad esplorare e apprezzare il mondo in un modo totalmente nuovo.
Gli spatial planners dovrebbero tenersi al passo.
Welcome to Pokèmon MAP
La Pokemon Go mania si vede soprattutto nelle grandi città, proprio come a Milano. Quindi perché riprendere un discorso di cui tutti parlano?
Chi si trova di solito in questo blog, forse trova delle cose ovvie, ma provate a pensare a quando parlate di geolocalizzazione, dati geografici, mappe vettoriali … e di GIS: è difficile trovare delle persone per parlare di questi argomenti. Ma con Pokémon GO, tutto sembra diventare più semplice, eppure gli argomenti sono gli stessi.
Con questo articolo presento un progetto personale, che porto avanti col gruppo gistonic-milano dove l’intento è quello di giochare un po’ con i numeri.
I Pokémon appaiono, scompaiono nelle nostre città e questo può significare che esistono dei luoghi dove è più probabile che i Pokémon “rari” riappaiono. Ho creato una mappa, dove raccolgo dati sui “ritrovamenti” dove qualsiasi utente, con pochi click, può aggiungerne uno nuovo. Le funzioni alla base permettono di temporizzare la “scoperta” e mediante la seguente pagina ci si può localizzare col proprio dispositivo.
Per chi vuole qualcosa di più
reddit.com/wip_pokemon_go_map_visualization… |
PokemonGoMap/PokemonGo-Map su GitHUB |
step-by-step instructions – article |
onury/geolocator |
Developer documentation |
OSGEO 8 update
In questo tutorial viene mostrato come aggiornare la versione 8 di OSGeo, il sistema operativo basato sulla distribuzione Linux Lubuntu, pieno di software GIS open source.
Questa versione, anche se un po’ datata è stata scelta per una serie di motivi, infatti dopo la versione 8 è uscita sia la 8.5, ma anche la 9. L’unico motivo per scegliere la versione 9 si riduce alla vostra necessità di avere un sistema operativo a 64 bit, ma se non è il vostro caso, seguite attentamente questo OSGeo 8 update tutorial (nel caso vi chiedete la differenza tra 32bit e 64bit, vi invito la lettura di questo articolo >> 16 bit Int vs 32 bit Int vs 64 bit Int).
Un sistema desktop pronto all’uso per tecnici GIS, con software open source, pieni di documentazione da studiare. Non solo OSGeo è anche un server!
Ecco allora i motivi per seguire questo tutorial della versione 8 di OSgeo:
- questa versione, come tra l’altro le 2 successive si basa su una versione Lubuntu 14.04, che sembra essere l’ultima versione stabile disponibile; infatti, il sito ufficiale di Ubuntu, consiglia lo scaricamento della versione 14.04.3 per server e questo ci evita di sceglierne altre;
- è presenta la versione di GRASS 6, che da anni era presente nei desktop di molti user prima di aggiornarsi alla 7; quest’ultima versione ha riscontrato diversi problemi con l’integrazione con QGis e quindi aggiornare QGis alla versione 2.8 con ancora la versione 6 di GRASS, risulta attualmente la scelta migliore;
- quando ho iniziato a fare i miei video tutorial, c’era questa versione di OSGeo, la 8, e dicevo sempre di non aggiornare niente, perché avevo provato diverse volte a farlo, e ho avuto sempre problemi; adesso avete il VIA LIBERA e se seguite tutti i passaggi che faccio nei 14 video, otterrete il sistema GIS per eccellenza aggiornato alla versione più stabile ad oggi.
È MOLTO IMPORTANTE CHE PRIMA DI ESEGUIRE QUESTO AGGIORNAMENTO SALVIATE TUTTI I FILE DI ESERCIZIO E DI LAVORO. LA PROCEDURA È CORRETTA, MA DOPO TUTTO QUESTO TEMPO LE VARIABILI SONO MOLTE. QUINDI VI CONSIGLIO DI CREARE UNA NUOVA MACCHINA VIRTUALE E QUANDO È FINITA, SPOSTATE TUTTI I FILE DA QUELLA VECCHIA A QUELLA NUOVA.
Elenco dei video tutorial OSGeo 8 update
- download
- creazione macchina virtuale
- installazione Linux Lubuntu
- installazione driver
- aggiornamento Lubuntu 14.04
- aggiornamento a QGis 2.8
- installazione altri software FILEZILLA e Thunar
- installazione altri software Chrome
- installazione altri software ATOM editor di testo
- installazione altri software GIMP & INKSCAPE
- installazione altri software Libre Office
- accesso da altro PC
- sorpresa 1 plugin GRASS per QGIS funziona
- dal Desktop al Cloud: tutto per il GIS
QGIS: gestione delgi stili (04)
Indice QGIS base gli STILI
Gestire gli stili in QGIS:
- METRO EXTRACTS (https://mapzen.com/data/metro-extracts)
- plugin qgis per importare openstreetmap topology
- LOAD from DB (Spatialite)
- se carichi tutte le colonne potrebbe risultare ingestibile
- Creazione stile per i punti BUS STOP
- Risultato BUS STOP
- LOAD from DB – Linee
- Creazione stile per le linee TRAM LINE
- Risultato TRAM LINE
- Salva stile in QGIS, SLD e nel Database
- Creazione di uno sfondo nero
- Creazione stile polingoni e risultato
- Creazione composer per la stampa
- Carica tavola in QGis Map showcase – Flickr https://www.flickr.com/groups/qgis/
[wc_button type=”primary” url=”https://youtu.be/Ei0Z4p68XYY” title=”Guarda video” target=”self” position=”float”]Video tutorial Qgis ITA[/wc_button]
Ecco QGis, spiegato passo per passo. Venerdì il terzo appuntamento su questo magnifico software che, ormai, ha superato il suo concorrente ArcGIS!
Indice QGIS base GEOPROCESSING
- 32:10 – categorie, colori e sfondo OpenStreetMap
- 33:50 – plugin fTools: ricerca, analisi e geoprocessing
- 34:00 – selezione per posizione
- 37:53 – buffer
- 41:13 – buffer con distanza da attributi
- 44:54 – geoprocessing: dissolve
- 50:58 – geoprocessing: union
- 56:06 – geoprocessing: intersect
- 58:01 – creazione centroidi ed etichette
File esercizio: https://goo.gl/iQnkdZ
[wc_button type=”primary” url=”https://youtu.be/GE1VOcOxl1E” title=”Guarda video” target=”self” position=”float”]Video tutorial Qgis ITA[/wc_button]
LeafletJS: condividi la tua mappa
Questa mappa dei comuni della Provincia di Milano è un esercizio, il 4° che permette di comprendere il codice HTML e JS per includere le mappe nel nostro BLOG.
STEP: share your map
- 0:52 – integrare la mappa creata nell’esercizio 3 in un blog (vedi anche questo articolo meglio una mappa o una immagine)
- 6:17 – miglioriamo l’integrazione con iframe della mappa nel blog
- 9:12 – trasformare una mappa con altezza e larghezza definita in una full screen, non è necessario ricreare da zero la mappa con qgis2leaf
- 19:30 – verificare come quali informazioni vengono messe nell’anteprima dopo la condivisione (tool di verifica developers.facebook.com/debug)
- 23:35 – aggiungere informazioni per l’anteprima condivisa prendendo ad esempio ciò che genera SEO by Yoast
[wc_button type=”primary” url=”https://youtu.be/axKNei4qE4I” title=”Vai a YouTube” target=”self” position=”float”]Guarda video tutorial[/wc_button]
Qui di seguito l’integrazione della mappa della provincia di Milano
Vedi mappa FULLSCREEN