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Categoria: QGis tutorial
Il dissolve nel nuovo QGis non ha più la possibilità di scegliere i campi su cui fare somma, media, max e min. Nel processing, cercando “dissolve” ci sono un po’ di risultati. Quello che più si avvicina è il seguente GDAL/OGR – Geoprocessing – Dissolve polygons
Questa soluzione ci permette di aprire con QGis i dati cartografici pubblicati su una mappa web, pubblicata ad esempio con LeafletJS.
Sto usando un sistema operativo Windows 10 e mediante il software PuTTY, creo un tunnel ssh alla porta 5432 di un server con PostGIS.
La modifica dei dati quindi è possibile farla con il potente software QGis, che legge nativamente la connessione con un database Postgres; in questo i modo i dati, estratti direttamente dal database in formato GeoJson, vengono visualizzati subito sulla mappa web.
Mapping Chongqing
Rispondo ad un quesito: come faccio ad ottenere gli edifici di una città cinese? Chongqing (重庆S, ChóngqìngP) è una municipalità della Cina centro-meridionale con una popolazione di circa 32.355.000 abitanti.
Mettersi in contatto con un ente estero, perlopiù se è cinese, non è facile. Con un po’ di buona volontà per possiamo mappare qualsiasi città con OpenStreetMap.
In questo video userò l’editor ID di OpenStreetMap, Overpass turbo per estrarre i dati e QGis per vedere i dati estratti.
[buttonyoutube]https://goo.gl/AtI644[/buttonyoutube]
- Chongqing su OpenStreetMap: openstreetmap.org/29.56024/106.57286
- Query overpass-turbo: http://overpass-turbo.eu/s/kXL
way [building] ({{bbox}}); /*added by auto repair*/ (._;>;); /*end of auto repair*/ out;
Video tutorial in italiano sui gis numero 46!
QTiles un plugin di QGis sviluppato da NextGIS, si possono genereare dei dei paccheeti di tiles subito pronti da caricare sotto le nostre mappe web. Con questo tutorial vengono caricate tutte le strade della città metropolitana di Milano e nel test finale questi tile vengono caricate velocemente con LeafletJS.
La configurazione del plugin, prima dell’export, è piuttosto semplice e l’unico fattore da considerare è lo zoom: dopo il 19 i tile superano facilmente i 30.000 file!
Quando si importa un CSV in QGis, è necessario specificare solo 2 colonne X e Y. Non ho trovato la soluzione per importarne 2 o più, ma sono riuscito ad aggirare il problema e vi illustro la soluzione.
File esercizio: drive.google.com/0BytcIAPEPdQxN1Q5QmtoZ09nUzQ
Tutto nasce dall’esperienza dei primi anni da #gissaro quando intuivo che Autocad, per ciò che dovevo fare, aveva dei grossi limiti. La conversione di aerofotogrammetrici dal CAD al GIS, però, era una continua perdita di informazioni, sia perchè i disegni erano fatti male, sia perché il GIS non leggeva proprio tutte le geometrie. Così ho imparato a preparare i file CAD, per “non perdere informazioni”… ecco tutto ciò che bisogna considerare.
Video 1: preliminari
La prima operazione che bisogna fare, se si vuole usare un software GIS free è trasformare il file DWG in DXF, perché le librerie del DXF sono free al contrario di quelle dei DWG. Si procede poi con una pulitura ed un’analisi delle varie tipologie contenuto nel disegno. Oltre agli archi, linee e cerchi, letti dai più comuni GIS, troviamo i testi, le spiline, gli odiosi hatch (o retini o campiture) ed infine i blocchi, che di per se possono contenere ognuno dei precedenti.
Video 2: separare line, archi e cerchi
Linee, polilinee, archi, cerchi e punti, sono letti dai software GIS, tranquillamente, quindi l’operazione da fare e selezionarli, con la “selezione rapida” o “quick select” tagliarli ed incollarli su un nuovo foglio con l’opzione “incolla sulle coordinate originali”.
Video 3: separare i testi
I testi, quando si passa dal CAD al GIS, vanno trattati con cura, perché spesso sono semplici testi, altre volte sono “dinamici” e portano dietro alcune informazioni che possono essere perse. Sempre col comando “selezione rapida” portiamo tutti i testi in un nuovo file.
Video 4: trasformare le spline
Le spline sono una gemetria, che solo i CAD gestiscono e quindi oltre a separarli in un nuovo file dobbiamo convertirli in polilinee. La procedura di conversione “una alla volta” è già presente in Autocad, ma per convertirle tutte insieme abbiamo bisogno di uno script Lisp da caricare. Si chiama spline-2-pline.lisp che ho condiviso nella cartella e per richiamarlo bisogna scrivere nella console s2p e successivamente indicare ogni quanto (unità) creare un vertice.
Video 5: trasformare gli hatch
I famosi hatch o retini o campiture: se fatti bene sono accompagnati da una polilinea, se per qualche motivo dava fastidio, questa non c’è. Infatti gli hatch derivano per forza da una polilinea chiusa, ma ne ho viste di tutti i colori. Per convertire un hatch nel suo boundary, esiste il comando apposito, ma anche qui viene fatto una alla volta. Uno script che esegue questa operazione su tutti gli hatch si chiama Hatchb.lsp che ho opportunamente condiviso nella cartella.
Video 6: separare i blocchi
Finita la prima parte del tutorial, fatto di 6 video per la parte CAD, consiglierei di eseguire questa procedura all’inizio, per evitare di dover ripercorrere tutti i precedenti passaggi. Infatti nei blocchi possono essere contenute le precedenti geometrie e quindi se trovo una spiline, dopo l’esplosione dei blocchi, devo, ad esempio rieseguire il video 4. Questa ipotesi non l’ho riscontrata in questo tutorial e quindi si procede con l’esplosione e il taglia/incolla su un nuovo file. I blocchi contengono disegni particolari, che possono essere simboli di scarpate, incroci di strade, alberi … e quindi consiglio di mantenere separato il contenuto dell’esplosione, per trattarlo in modo più ordinato. Vedremo in GIS come trasformare i cerchi degli alberi in punti semplici.
Elaborare i file prodotti con Qgis (coming soon)
Usare le icone SVG nelle nostre mappe, aumenta le possibilità di personalizzazione. Di default in QGis è presente un set, ma che possiamo ampliare, proprio come vederete in questo video.
Per la scelta dell’icone, faccio spesso riferimento a The Noun Project, che mette a disposizione tantissime icone, per ogni gusto. Le icone sono l’elemento di una mappa che può fare la differenza, però per scegliere la giusta combinazione di stile e colore, può non essere così semplice.
Sicuramente scegliere di usare icone SVG, permette di ottimizzare la produzione e col tempo, si può creare un set personale, da cui attingere ogni qualvolta si crea una nuova mappa.
- icona tutorial: building by Creative Stall from the Noun Project
- cover: http://maps.stamen.com/terrain
- software modifica SVG: https://inkscape.org/it/
Ma non solo, vediamo anche la stampa di questo effetto e l’esportazione in un modello 3D da vedere su ogni browser via web!
QGis, MySQL e LeafletJS
Allora è vero, MySQL si può connettere a QGis! Dalla connessione al database in locale alla produzione di una mappa web, che si aggiorna col database.
Tra i collegamenti di default di QGis sono presenti i databases Postgres/PostGIS, MSSql e Spatialite, perchè questi possono gestire le informazioni geografiche e geometriche. Da circa un anno, o poco più, però anche MySQL ha abilitato le funzioni spaziali, inserendo come field type GEOMETRY.
Perchè allora non usaro con QGis? In effetti non è così intuitivo, ma se si procede con l’aggiunta di un vettore, come quando si aggiunge uno shapefile, c’è la possibilità (TAB) con la dicitura “DATABASE”. In questa TAB si può scegliere anche MySQL e nel video vi faccio vedere quali sono i passaggi per la connessione.
Infine spiego anche i vantaggi e il test con una mappa web.